Fondazione Fitzcarraldo

L'incontro si inserisce nel programma 2005 del Progetto pluriennale di formazione per la gestione e la valorizzazione dei musei e dei beni culturali del Piemonte, rivolto ai responsabili e agli operatori dei musei e dei Beni culturali piemontesi e promosso dal 1999 dalla Direzione Regionale Beni Culturali – Settore Musei e Patrimonio culturale della Regione Piemonte, in collaborazione e in convenzione con la Fondazione Fitzcarraldo di Torino.

"Musei in Scena 2" prosegue il ciclo dedicato alla comunicazione e agli allestimenti museali avviato nel 2003 con il progetto "DISPLAY - Atelier per progettisti di allestimenti museali e scenografici", con la direzione scientifica di Italo Rota, François Confino e Fabrizio Sabelli. L'Atelier fu introdotto da un incontro internazionale, "Musei in scena 1", che vide la partecipazione di professionisti italiani e stranieri specialisti di allestimenti espositivi in senso scenografico. Con Display si volle uscire dai temi strettamente organizzativi e gestionali delle "macchine museali", fino ad allora affrontati, per una prima incursione nei temi dell'allestimento, della comunicazione, dell'esperienza – anche in chiave emotiva oltreché "didattica" – della visita al museo ed al bene culturale.

L'incontro internazionale "Musei in scena 2" intende offrire un'occasione di confronto e di scambio agli operatori di settore, riprendendo e sviluppando i temi legati al progetto pilota Display 2003- atelier per progettisti di allestimenti museali, presentando esperienze e casi a livello nazionale e internazionale come base per nuovi spunti di riflessione, delineando le più recenti tendenze in atto negli allestimenti e approfondendo modalità di ideazione e aspetti tecnici legati ai progetti di illuminotecnica e sound design.

La qualità e l'innovazione degli allestimenti costituiscono fattori determinanti di valorizzazione e di attrazione per i musei e i beni culturali; attraverso l'allestimento i musei comunicano raccontando storie, trasmettendo saperi, valori, emozioni, per questo diventa di fondamentale importanza non solo conoscere le più recenti tendenze negli allestimenti di spazi museali ed espositivi, ma soprattutto analizzare in chiave critica il processo di progettazione, investigandone gli aspetti tecnici e il rapporto che si crea tra committente e progettista.

Musei in scena 2 intende:

• offrire un'occasione di incontro e di scambio agli operatori di settore, riprendendo e sviluppando i temi legati al progetto pilota Display 2003- atelier per progettisti di allestimenti museali;
• sottolineare alcune tendenze in atto negli allestimenti museali in Italia e all'estero;
• investigare il ruolo dell'illuminotecnica e del sound design quali elementi capaci di introdurre nuovi stimoli nella fruizione delle collezioni contribuendo a rinnovare il rapporto museo- visitatore
• fornire elementi di riflessione ai soggetti interessati a progetti di allestimento di spazi museali ed espositivi analizzando il processo di progettazione attraverso un confronto diretto tra gli attori coinvolti.

L'incontro, introdotto e moderato dall'architetto Italo Rota, è articolato in due "Conference Lab".

ConferenceLab1

Tema centrale del primo dei due Conference Lab è la progettazione di un nuovo allestimento.
Che fare quando un museo pensa un nuovo allestimento? Come si concepisce il riordino delle collezioni e quali sono le priorità del nuovo allestimento? Quali sono le tendenze innovative negli allestimenti? Come utilizzare l'illuminotecnica e il sound design come strumenti per proporre nuove modalità di fruizione? E quando il museo chiude per lavori? Come, dove e perchè decentrare provvisoriamente le collezioni? Quali ricadute può avere sul territorio e quali esigenze può creare? E se emerge la necessità da parte della collettività locale di rendere permanente l'allestimento?
Quali strategie e quali strumenti adottare per coinvolgere il territorio di riferimento e la collettività locale? Come rispondere alle nuove aspettative della collettività locale e come attrarre nuovi visitatori?
A queste domande e a quelle che verranno proposte dal pubblico in sala, cercheranno di rispondere Jan Rudolph de Lorm e Igor Santhagens, rispettivamente responsabile della gestione delle collezioni e responsabile degli allestimenti del Rijksmuseum di Amsterdam, che presenteranno i nuovi progetti di allestimento del museo olandese. La Direttrice della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, Eleni Vassilika alimenterà il dibattito, ponendo ai relatori domande sulle questioni emerse dalle loro presentazioni e evidenziando elementi che potrebbero essere particolarmente interessanti anche in relazione all’esperienza del Museo Egizio.

ConferenceLab2

Il secondo Conference Lab, che si terrà nel pomeriggio, approfondirà il tema della progettazione degli allestimenti di musei situati in antiche fortificazioni con particolare attenzione al ruolo dell’illuminotecnica e del sound design.
Come si progetta l'allestimento di un museo non tradizionale? Come si rapportano committente e progettista? Quali sono i punti di forza dell'edificio? E che vincoli impone? Quale l'ordine di grandezza dei costi? Quali sono gli aspetti tecnici da tenere in considerazione? Come suscitare emozioni nei visitatori raccontando la storia del luogo e delle persone che ci hanno vissuto? Come coinvolgere la comunità locale e il territorio? Come attrarre e coinvolgere i visitatori?
Gigi Venegoni, autore del progetto di sound design del forte di Bard, Richi Ferrero artista specializzato nell'utilizzo della luce, Cristina Natta Soleri, conservatrice del forte di Exilles, con la partecipazione dell'architetto Marina Gariboldi, presenteranno i rispettivi casi sollecitati dalle domande di Italo Rota e dal pubblico in sala.
Al termine del Conference Lab 2 e prima delle conclusioni finali, lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti presenterà il progetto di allestimento temporaneo elaborato per il settore statuario del Museo Egizio di Torino.