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Joasia Krysa
School of Computing, University of Plymouth

 

Bio __ Joasia Krysa è una curatrice d'arte. Attualmente è docente di Media Interattivi presso il corso di laurea Media Lab Arts e ricercatrice CAiiA-STAR all'Università di Plymouth. Dopo un percorso di studi post-laurea in Cultural Theory presso l'Università di Wroclaw nel 1996, e in Political Sciences presso l'Università di Maria Curie-Sklodowska a Lublin in Polonia nel 1995, Joasia ha ricevuto un premio dal British Council per un master in Fine Art Curating presso il Goldsmiths College della Università di Londra nel 1997-1998. Dal 1995 Joasia Krysa collabora con il WRO Media Centre (http://www.wro.getin.pl) organizzando diverse edizioni consecutive della WRO Media Art Biennale, incluse esposizioni, eventi dal vivo e documentari per la televisione. Ha creato e co-gestisce Hybrid, un gruppo internazionale di curatori nato per promuovere scambi artistici e culturali fra il Regno Unito e gli altri Paesi europei (1998-2000).

 

Alcuni commenti sull'attività curatoriale contemporanea: il Virtual Renaissance Curator, la Rappresentazione Ibrida e l'Architettura di Le Jardin __ Molto è stato detto a proposito della posizione attuale degli artisti che reagiscono alle tecnologie emergenti con grande entusiasmo e molto è stato detto anche a proposito del ruolo degli intellettuali nel contesto della cultura non-testuale. Ma che cosa rende di fatto la professione di un curatore d'arte oggi così distinta e influente? È questa la rara abilità di operare creativamente al di fuori delle rigide regole e delle limitazioni professionali? Che cosa integra tutti gli elementi della sua divergente personalità? Che cosa, di fatto, è così specifico oggi dei curatori e dell'attività curatoriale da rendere importanti le continue discussioni in merito? Questo intervento considera le condizioni e i parametri che aprono nuove possibilità alla pratica curatoriale e che allo stesso modo influenzano la formulazione di specifici modelli. La prima parte dell'intervento propone il concetto e abbozza le caratteristiche di un nuovo tipo di curatore di arte contemporanea: il Virtual Renaissance Curator (VRC). La seconda parte dell'intervento fa riferimento al concetto di 'Rappresentazione Ibrida' che può essere vista come la più adeguata forma di pratica curatoriale che possa emergere dalle attuali condizioni culturali.

 

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